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Feng Shui,l'arte che porta in casa il benessere interiore
Elisabetta Paglia - Buonpernoi.it

La casa: fonte di energia ed equilibrio nel dossier
FENG SHUI, L’ARTE CHE PORTA IN CASA IL BENESSERE INTERIORE

Sin dall’antichità la casa rappresenta il rifugio e la protezione, il punto d’incontro tra l’energia della terra e quella del cielo. Così come il territorio, la città o il villaggio, la casa (domus) è l’immagine del nostro universo, un personale angolo del mondo.

Ma c’è qualcosa che può insidiare questo microcosmo? Cosa influenza positivamente un’abitazione? Esistono case dannose? Cerchiamo di capirlo con chi pratica il Feng Shui, un metodo che seguendo le leggi della natura, insegna all’uomo a godere delle energie più favorevoli dello spazio in cui vive.

Partiamo dal concetto che la casa, l’edificio domestico è un organismo vivente. Respira e si modifica sotto l’effetto dei cicli naturali. E proprio come il corpo, la casa è costituita da differenti parti con specifiche funzioni (organi=stanze) che concorrono a creare un’armonia d’insieme.

La casa può essere considerata come una “terza pelle” dell’uomo. La casa ci veste, ed è per questo che deve essere comoda e deve esserci compatibilità con il tessuto (i materiali dell’arredamento): la casa, come la pelle, deve mantenere condizioni interne di vita tali da garantire igiene e salute.

Secondo il Feng Shui (si pronuncia feng scuei) l’equilibrio domestico è il primo traguardo da raggiungere per garantire armonia interiore e pace con ciò che ci circonda. La casa è lo specchio dell’anima, e il guscio domestico è qualcosa che vive e cresce con noi.

Pur essendo un’arte orientale, il Feng Shui insegna delle regole pratiche condivise dalla bio-architettura occidentale. Si tratta di un approccio “interpretativo” degli spazi che abitiamo.

Per il Feng Shui, ad esempio, la zona d’ingresso di una casa rappresenta uno dei punti più delicati dell’abitazione. È attraverso di esso che il Ch’i (energia vitale) passa ed entra all’interno. In cinese ingresso si traduce in Ch’i kou ossia bocca del Ch’i.

Nell’ingresso non devono esserci restringimenti, e l’accesso all’abitazione deve essere il più possibile libero, così come il baricentro geometrico della casa. L’organo, inteso come stanza, di una casa che rispecchia l’intimità di chi vi abita è la camera da letto: è definito il luogo delle nostre rimozioni, dell’inconscio, e per questo merita attenzione nella scelta sia dell’esposizione (meglio ad est) che dell’arredamento (semplice e privo di qualsiasi complemento d’arredo inutile alla funzione del riposo).

Un altro dettame importante è ridurre il più possibile le barriere tra l’esterno e l’interno, per non perdere del tutto il contatto con la natura.

A spiegarci le regole del Feng Shui è il dott. Antonio Fassina*, medico omeopata, che da anni opera nello studio e nella ricerca delle terapie alternative. Egli sostiene che la casa sia una sorta di carica-batterie delle nostre energie: di giorno le consumiamo o le dissipiamo lavorando o studiando.

Una volta rientrati in casa ci rigeneriamo. Una lenta ricarica che avviene principalmente di notte. Durante la fase di veglia infatti il nostro corpo è protetto dalle aggressioni esterne da un efficace sistema immunitario. Ma quando dormiamo le funzioni rallentano e si riduce la protezione.

È pertanto fondamentale dormire in un ambiente sano, in cui l’energia circola liberamente. In tutte le abitazioni l’energia entra dalla porta e deve rimanere, ma muovendosi. Secondo il Feng Shui, ci spiega il dott. Fassina, sarebbero da evitare specchi negli ingressi, così come finestre in corrispondenza delle porte di entrata, perché l’energia entrando, uscirebbe immediatamente. Non importa far intervenire architetti o arredatori, è sufficiente usare il buon senso, un bel quadro e una tenda usata come barriera impediscono all’energia di uscire e restituiscono prana all’abitazione.

E quando l’energia non circola? Il primo sintomo di un ambiente mal sano è il risveglio faticoso: se ci svegliamo stanchi, se non riposiamo tranquillamente dobbiamo saperci ascoltare e le cause portano alla presenza e all’esposizione di campi elettromagnetici che interferiscono negativamente con il nostro corpo.

Alla polarità terrestre si sommano tutti i generatori di campi elettrici e elettromagnetici presenti in qualsiasi abitazione come il televisore, tra l’altro spesso presente nelle camere da letto, la radiosveglia, un telefono cellulare. L’uomo sottoposto per molte ore, quelle del sonno, a questo tipo di radiazioni manifesterà nel breve-medio periodo disagio che più spesso si manifesta in una vera e propria patologia.

È così che si rende necessaria un’analisi dello stato di salute dell’abitazione: bisogna metterla in relazione con lo stato di salute degli abitanti e capire se lo stare lontano da casa provoca benefici. Alla esperienza medica Fassina affianca la sensitività: con l’impiego di un pendolo individua in ogni paziente il deficit di energia. La terapia che ne segue, oltre a prevedere l’assunzione di prodotti omeopatici, deve essere integrata anche da un intervento sulla casa.

A volte sono sufficienti piccoli accorgimenti come posizionare negli angoli delle stanze piccoli tubi di rame o conetti di alluminio al fine di deformare le onde elettromagnetiche provocate dai cosiddetti nodi di Hartmann o nodi di Curry.

Si tratta di picchi di campi elettromagnetici presenti nel terreno con regolarità e formanti due reticolati: un campo magnetostatico sovrapposto a quello dipolare (cioè quello magnetico terrestre) che si manifesta secondo una rete di linee avvolgenti l’intero pianeta distribuite in modo non omogeneo ma ad intervalli regolari formanti un reticolato.

Secondo la teoria del tedesco Hartmann il reticolato è più fitto ma meno intenso, secondo Curry le maglie sono più larghe e i nodi hanno intensità maggiore.

Come interviene l’arte del Feng Shui sulla neutralizzazione dei nodi ? L’antica arte del Vento e Acqua, che precede di millenni la teoria dei nodi elettromagnetici, dà risalto alla localizzazione dei siti valutandone il rapporto con l’intorno.
Per determinare il Feng Shui di un edificio bisogna valutare l’ambiente esterno. Se l’ambiente risulta inadatto non si dovrebbe nemmeno procedere all’esame della planimetria.

Per esempio, una casa posta in cima ad una rupe su cui si infrangono le onde del mare è sicuramente suggestiva ma è colpita costantemente da energia negativa. E poiché non rientra nell’etica del Feng Shui trasformare le caratteristiche naturali dell’ambiente, è più semplice spostare l’attenzione su altre tipologie abitative.

Ad esempio, gli edifici devono essere protetti da correnti e calamità, non devono avere una struttura a punta o superfici esterne riflettenti. Ancora, non dovrebbero essere ubicati in prossimità di corsi d’acqua o acque stagnanti. Per chi abita in città sarebbe da escludere ogni vicinanza a svincoli stradali e strade a scorrimento veloce, stare il più lontano possibile da ponti, ferrovie e strade a labirinto.
È facile dedurre che le forme di paesaggio dolci e armoniose come colline e giardini sono strutture abitative che canalizzano energia positiva.

* Dott. Antonio Fassina, medico specialistico in Ortopedia e Traumatologia che ha lavorato in campo ospedaliero fino al 1989. Da oltre venti anni utilizza nella pratica medica quotidiana tecniche di medicina alternativa. Nel 1995 ha creato a Milano il Centro di Terapie Naturali. Nel 1999 ha ispirato la nascita della Holy Land Travels and Trails, un’associazione no profit che promuove viaggi terapeutici.


Elisabetta Paglia
22/12/2003



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